Cassa Integrazione per caldo sopra i 35 gradi
Cassa integrazione per caldo sopra i 35 gradi, e in assenza di misure in grado di ridurre il rischio di colpo di calore, le attività di lavoro devono essere sospese e deve essere richiesta la cassa integrazione.
Lo aveva precisato nel luglio 2022 una nota di Inps-Inail e lo ribadisce anche in questo 2023 con l’ispettorato del lavoro è intervenuto con una Nota 5056 del 13 luglio 2023 per riepilogare le principali indicazioni per la tutela della salute dei lavoratori , sia per i datori di lavoro che per gli ispettori.
La nota richiama le precedenti prot. INL n. 4639 del 02/07/2021 e n. 3783 del 22/06/2022 e le indicazioni operative della nota prot. INL 4753 del 26/07/2022
Dettato che torna attuale perciò anche in questa estate 2023 con temperature che, in più parti d’Italia, hanno abbondantemente superato la soglia critica in questione.
Non è necessario che i gradi centigradi siano rilevabili dai termometri, è sufficiente che questi siano anche solo percepiti. Interessati dalla domanda Cig per troppo caldo sono tutti quei lavoratori alle prese con mansioni particolarmente esposte al rischio calore: ad esempio operai dei cantieri stradali o degli altiforni. Ma non solo.
Si parla quindi di temperature oltre i 35 gradi e di lavorare in luoghi non proteggibili dal sole o che comportino l’utilizzo di materiali o lo svolgimento di lavorazioni che non sopportano il forte calore. In tutti questi casi è consentito, anzi si deve ricorrere alla cassa integrazione ordinaria per troppo caldo.
L’Inps ha avvertito che i fenomeni climatici estremi sono correlati con un forte rischio di infortunio sul lavoro. Ecco perché nel 2022 ha dato indicazioni su quali sono i settori per i quali si può chiedere la cassa integrazione ordinaria in caso di temperature superiori ai 35 gradi.
Lavori interessati
- i lavori di stesura del manto stradale,
- i lavori di rifacimento di facciate e tetti di costruzioni,
- le lavorazioni all’aperto che richiedono indumenti di protezione,
- tutte le fasi lavorative che vengono svolte in luoghi non proteggibili dal sole o che comportino l’utilizzo di materiali o lo svolgimento di lavorazioni che non sopportano il forte calore.
Come richiedere la CIG per caldo;
In base al vademecum Inps-Inail del 2022, è ovviamente l’azienda a dover presentare domanda di Cigo.
A questa domanda va allegata la relazione tecnica in cui si specifica:
- le giornate di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa;
- il tipo di lavorazione in atto nelle giornate medesime.
L’azienda che richiede la Cigo (cassa integrazione ordinaria) per caldo sopra i 35 gradi non è tenuta a produrre dichiarazioni che attestino l’entità della temperatura, né a produrre i bollettini meteo.